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Il Palazzo della Ca' d'Oro e il Barone Franchetti a Venezia
Una storia che ha rischiato di finire male
Dopo essere stato di proprietà della famiglia Contarini, il palazzo della Ca' d'Oro passò nelle mani della famiglia Marcello e poi in quelle di un'altra nobile famiglia veneziana, i Loredan
Ma Napoleone Bonaparte, dopo aver inferto un tragico colpo alla gloria e alla ricchezza di Venezia nel 1797, ponendo brutalmente fine a più di mille anni di indipendenza, non si accontentò di smantellare la Repubblica di Venezia e vendette la città agli austriaci.
Questo periodo buio dell'occupazione di Venezia, prima da parte dei francesi e poi degli austriaci, segnò un forte declino della città e la rovina quasi totale della sua economia.
Mantenere i palazzi di Venezia in buone condizioni, date le condizioni molto particolari legate alle maree e alla salinità, richiedeva regolari lavori di manutenzione e restauro, che divennero fuori dalla portata economica dei proprietari durante questo difficile periodo di occupazione militare.
Ca' d'Oro fu quindi venduta nel 1802 a un mercante di nome Pozzi, che la acquistò come... “rovina”!
Nel 1846, il principe russo Alexander Troubetzkoy la acquistò dal mercante Pozzi per regalarla alla famosa ballerina Maria Taglioni
Con le risorse finanziarie del principe, Maria Taglioni chiamò l'architetto Giovan Battista Meduna a restaurare la Ca' d'Oro. Purtroppo questo architetto, totalmente insensibile all'eccezionale lavoro dei suoi predecessori, non si limitò a restaurare il palazzo, ma lo modificò radicalmente.
Meduna fece rimuovere dal cortile il pozzo, magnificamente scolpito da Zane e Bartolomeo Bon, e la scala dello stesso cortile, realizzata da Matteo dei Raverti.
Si prese anche la libertà di sostituire alcuni marmi e commise molti altri sacrilegi altrettanto imperdonabili.
Nel 1894, il barone Franchetti divenne proprietario della Ca' d'Oro e fece di tutto per cercare di riportare il palazzo al suo stato originale. A tal fine, arrivò a riacquistare dagli antiquari veneziani le parti della Ca' d'Oro che erano state vendute durante i lavori di distruzione “eseguiti da Giovan Battista Meduna.
Al barone Franchetti si deve anche la magnifica collezione di opere d'arte (dipinti, mobili, marmi, bronzi, ecc.) che la Ca' d'Oro oggi contiene, divenuta museo in seguito alla donazione che il barone Franchetti fece allo Stato nel 1916
Grazie, Barone!
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