Artisti asiatici nel padiglione centrale dei Giardini della Biennale d'Arte di Venezia

Corea del Sud

Kim Yun Shin (1935)

Le sculture di Kim Yun Shin nel padiglione centrale dei Giardini sono realizzate in legno o in pietra.

Tutte le sue sculture dalla fine del 1970 hanno lo stesso titolo: « Add Two Add One Divide Two Divide One » e sono legate alla filosofia cinese dello Yin e dello Yang.

Kim Yun Shin, Add Two Add One Divide Two Divide One

India

Bhupen Khakhar (1934-2003)

Bhupen Khakhar, Fischerman in Goa, Biennale d'Arte di Venezia

Bhupen Khakhar, Fischerman in Goa Bhupen Khakhar è stato uno dei primi pittori indiani a creare opere che trattano i tabù della società indiana e l'omosessualità.

Questo dipinto « Fischerman in Goa » mostra tre uomini, uno dei quali è nudo.

La scena si svolge vicino al fiume.

Qui, Bhupen Khakhar feticizza la sessualità del corpo maschile attraverso i gesti, ma anche attraverso la metafora del pesce che l'uomo al centro del dipinto tiene in una mano, mentre l'altra mano si infila sotto la camicia dell'altro pescatore.

Questa è la prima volta che il lavoro di Bhupen Khakhar viene esposto alla Biennale di Venezia.

Ram Kumar (1924-2018)

Ram Kumar è uno scrittore e pittore indiano.

Ha già esposto alla Biennale di Venezia nel 1958.

Ram Kumar, Donne, Biennale d'Arte di Venezia

Ram Kumar, Donne
Filippine

Anita Magsaysay-Ho (1914-2012)

Anita Magsaysay-Ho occupa un posto importante nella storia del modernismo del Sud-Est asiatico.

Nel suo « Autoritratto » ritrae se stessa mentre lavora nel suo studio, immersa in una sorta di sfocatura, mentre il suo viso è chiaro e luminoso.

Anita Magsaysay-Ho, Autoritratto, Biennale d'Arte di Venezia

Anita Magsaysay-Ho
Sri Lanka

George Keyt (1901-1993)

George Keyt è stato uno dei più importanti pittori dello Sri Lanka della sua generazione.

Il suo lavoro, « Nayika Vasantha Raga », combina l'influenza del Cubismo con quella di Henri Matisse.

George Keyt, Nayika Vasantha Raga, Biennale d'Arte di Venezia