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La festa delle Marie a Venezia
La Festa delle Marie: la festa più antica di Venezia
Data della Festa delle Marie 2025 a Venezia
La Festa delle Marie si svolgerà il 22 febbraio 2025.La Festa delle Marie è considerata la festa più antica di Venezia.
La Festa delle Marie fu infatti istituita per commemorare la vittoria di Venezia nel 943 (o 944 a seconda delle fonti) sui pirati che erano venuti a sfidarla rapendo dodici giovani ragazze durante la tradizionale Festa di nozze nella chiesa di San Pietro del Castello, alla presenza del Doge e dei loro futuri sposi.
Gli sposi, ripresisi dalla spiacevole sorpresa, si misero subito all'inseguimento dei pirati, guidati dal Doge, e liberarono le loro amate figlie, che furono poi portate in trionfo per la città.
Da questo emozionante evento, la "Festa dei Matrimoni" è diventata la "Festa delle Marie" (Maria al singolare diventa Marie al plurale), per onorare la purezza e la bellezza delle ragazze che si sposavano nel giorno della purificazione della Vergine Maria.
La Festa delle Marie La festa fu successivamente abolita nel 1380 e poi trascurata per molti secoli, ridotta a una semplice commemorazione con la visita annuale del Doge alla chiesa di Santa Maria Formosa, fino alla caduta della Repubblica nel 1797.
Per fortuna, il regista veneziano Bruno Tosi, e il quotidiano regionale "Il Gazzettino", hanno avuto la buona idea di rilanciare la Festa delle Marie nel 1999, organizzando l'elezione di dodici Marie e delle loro ventiquattro damigelle.
Vengono selezionate tra le giovani e belle candidate, che devono avere un'età compresa tra i sedici e i ventisette anni. Vestite e acconciate secondo la moda del XIV secolo, le prescelte partecipano oggi anche alle cerimonie di apertura del Carnevale di Venezia.
La Festa delle Marie Come in passato, lo splendido corteo delle Marie, portato da robusti giovani veneziani, parte dalla chiesa di San Pietro di Castello, percorre via Garibaldi e Riva degli Schiavoni, per arrivare in Piazza San Marco.
Una festa che ha origini anche in Oriente.
La leggenda narra che i sopravvissuti alla guerra di Troia vennero a stabilirsi nella laguna di Chioggia e nelle Isole di Torcello e Burano, guidati da Antênor, un eroe troiano come Enea.
Il carattere altamente solenne del matrimonio e il fatto che venisse celebrato con grande sfarzo in una cerimonia collettiva confermerebbero l'origine orientale di questa cerimonia religiosa, che consacrava l'unione di giovani coppie provenienti da tutto il territorio veneziano (Venezia, Isole della laguna e terraferma) con le loro famiglie e tutti i loro amici in corteo.
La Festa delle Maria Per capire meglio le origini della Festa delle Marie, quindi, bisogna risalire alla Festa dei Matrimoni che, nei secoli IX e X, riuniva tutto il popolo veneziano intorno al Doge, che partecipava alla cerimonia con tutto il suo seguito.
La Festa dei Matrimoni fu celebrata per la prima volta il trentuno gennaio (giorno in cui il corpo di San Marco fu trasferito a Venezia), poi il due febbraio (giorno della purificazione della Vergine), nella chiesa di San Pietro di Castello dal vescovo patriarcale di Venezia. Queste date sono all'origine della Festa delle Marie.
La Festa della Bellezza, della Fertilità e della Virtù
La festa delle Marie Alla fine del IX secolo, per celebrare la Festa dei Magi nella Cattedrale di San Pietro del Castello.
Allora si chiamava Olivolo, perché l'Isola su cui si trovava era di forma ovale.
Il governo veneziano aveva decretato che venissero scelte dodici ragazze tra le più povere, belle e virtuose, affinché la Serenissima potesse offrire loro una dote e prestare loro un magnifico abito e dei gioielli per questo grande giorno.
La Festa delle MarieI loro abiti e il lungo velo che scendeva fino alle spalle erano bianchi in segno di purezza, mentre le corone e le collane d'oro e gioielli esaltavano la loro bellezza e davano un lustro speciale a questa commovente cerimonia.
Adornate dei loro abiti più belli, le ragazze si recavano poi nella chiesa di San Pietro in Castello, con la loro dote contenuta in una piccola scatola chiamata arcella.
Lì attendevano i loro futuri mariti, che si univano a loro nel corteo di amici e parenti, oltre che alla folla di spettatori venuti a condividere la loro gioia e ad ammirare lo spettacolo.
La festa delle Marie Insieme, hanno ascoltato la messa celebrata dal Patriarca di Venezia, una messa presieduta dal Doge stesso.
La felicità e la forza dell'amore consacrato dal matrimonio, gli impegni tra gli sposi e i doveri imposti loro da Dio, sono stati ampiamente evocati e sottolineati dal vescovo durante la sua omelia.
La presenza del Doge e del suo seguito in mezzo all'assemblea ha elevato questo bell'evento alle dimensioni della Repubblica: sono state così sottolineate l'importanza della coppia nella società civile e la forza del legame sociale tra i cittadini riuniti intorno al loro leader, venuto a condividere la loro gioia.
La festa delle Marie Per la Repubblica di Venezia, questa festa era un modo molto piacevole di rafforzare i legami di solidarietà e fratellanza che erano alla base della stabilità della città.
Ogni anno, i veneziani si riunivano in folla gioiosa per ammirare le spose e stringersi attorno al loro Vescovo e al Doge, fino al giorno in cui... i pirati di un paese vicino sferravano un attacco a sorpresa per rapire le spose.
La "Festa delle spose" era anche un modo molto piacevole per la Repubblica di Venezia di rafforzare i legami di solidarietà e di fratellanza, legami che erano alla base della stabilità della città.
I pirati attaccano nel bel mezzo della cerimonia e rapiscono le ragazze proprio sotto il naso del Doge!
La Festa delle Marie L'evento ebbe luogo il 31 gennaio 943, (o 944, la data varia a seconda delle fonti) in un momento in cui la Festa delle Marie coincideva ancora con l'anniversario dell'arrivo del corpo di San Marco a Venezia.
Quel giorno tutti parteciparono alla cerimonia, ignari del fatto che i pirati istriani erano appena sbarcati con molta discrezione sull'isola di Olivolo, sperando di creare una sorpresa attaccando nel bel mezzo della cerimonia e dimostrando allo stesso tempo la vulnerabilità della Serenissima, il cui boom economico stava suscitando molte invidie e gelosie!
La festa delle Marie E così, secondo il loro piano, i pirati fecero irruzione nella cattedrale, uccidendo o ferendo chi cercava di fermarli, sequestrarono le ragazze e le loro "arcelle" e poi fuggirono a gonfie vele, portandole con sé con la forza.
I veneziani trovano i pirati a Caorle
Il Doge, Pietro Candiano III, decide allora di partire immediatamente all'inseguimento dei pirati e lo fa chiamando in aiuto tutti i veneziani. Gli uomini della Confraternita dei Casseleri furono i più rapidi e numerosi a imbarcarsi con il Doge per inseguire i pirati.Li trovarono a Caorle, un porto della terraferma, quando già si dividevano le doti e le fanciulle che speravano di vendere come schiave in Oriente...
La festa delle Marie Fortunatamente per loro, l'attacco dei veneziani fu rapido, efficace e... spietato per i loro rapitori. L'onore di Venezia e delle sue spose era salvo
Fu anche in ricordo di questo memorabile evento, in cui i Veneziani avevano dimostrato tutto il loro coraggio e l'attaccamento alla loro amata, che il porto di Caorle venne chiamato "il Porto delle Donzelle".
La promessa dei Dogi ai Casseleri
I Casseleri, che ebbero un ruolo importante in questa vicenda, erano artigiani il cui mestiere consisteva nel realizzare comodini e scatole per conservare grano, sale e spezie, oltre alle famose "arcelle" che contenevano il corredo o la dote delle giovani spose.La festa delle Marie La professione dei Casseleri aveva una forte connotazione simbolica di conservazione e protezione, il che spiega il loro pronto ed efficace impegno nel salvataggio delle giovani spose.
La sede della Confraternita dei Casseleri si trovava accanto alla chiesa di Santa Maria Formosa, proprio a destra dell'ingresso del suo campanile.
Quando il Doge chiese loro cosa volessero come ricompensa, risposero:
"Che Vostra Signoria ci visiti ogni volta che ci sono delle spose". "Che Vostra Signoria ci faccia visita ogni anno a Santa Maria Formosa!".
Il Doge cercò di metterli alla prova dicendo:
- Ma, se dovesse piovere?
- Allora vi daremo un cappello per coprirvi!
- E se avessimo sete?
- Ti daremo da bere!
La Festa delle Marie Di fronte a tanta dedizione, il Doge non poteva rifiutare!
Questo piccolo episodio è all'origine della visita annuale del Doge a Santa Maria Formosa durante la Festa delle Marie.
Il Doge raggiungeva la chiesa attraverso il Ponte delle Bande (forse perché fu il primo ponte veneziano ad essere dotato di parapetti).
Il parroco di Santa Maria Formosa lo aspettava in fondo al ponte, dove stendeva una tovaglia per sbarrargli il passo.
Per passare, il Doge doveva gettare a terra una moneta di rame sbiancato chiamata "bianca" e che il popolo aveva soprannominato "el vien".
E poco prima che il Doge entrasse in chiesa, i Casseleri gli resero omaggio, ricordandogli allo stesso tempo la sua promessa, ossia offrendogli un cesto contenente un cappello di paglia per proteggerlo dalla pioggia e una bottiglia di vino Malvasia accompagnata da alcune arance per dissetarlo...
La Festa dei matrimoni diventa la Festa delle spose
La festa delle spose Dopo aver sconfitto i pirati e recuperato le spose, il 2 febbraio, giorno della purificazione della Vergine Maria, si organizzò una grande cerimonia per celebrare il ritorno dei giovani sposi, felici e orgogliosi di essere portati in trionfo per la città in segno di giubilo.
E così la Festa dei matrimoni divenne la Festa delle spose, la festa delle spose innocenti e pure come Maria, la madre di Cristo.
E il nome Festa delle Spose era tanto più giustificato in quanto si concludeva con la visita del Doge a Santa Maria Formosa, che all'epoca era l'unica chiesa di Venezia dedicata alla Vergine Maria.
La festa delle Marie Le spose venivano scelte direttamente dai veneziani: per ogni Sestiere venivano scelte due tra le ragazze più belle ed educate, e dato che i Sestieri di Venezia sono sei, erano dodici.
Spettava poi al Doge confermare le loro scelte.
La Festa delle Marie nel suo periodo di massimo splendore
E la Festa delle Marie, fissata da allora in poi per il due febbraio, divenne sempre più bella e sempre più ricca: gli abiti e la dote delle dodici fanciulle erano ormai a carico delle famiglie più ricche di Venezia, e le parrocchie mobilitavano i commerci che dovevano fornire i loro corredi.Belle come principesse, furono accolte sulla nave d'oro del Doge, il Bucintoro, seguite da barche riccamente decorate e dirette alla chiesa di San Pietro, dove ricevettero la benedizione.
La festa delle Marie Da qui, tutti si sono riuniti in una splendida processione per accompagnare le Marie, che sono state portate in trionfo a San Marco per assistere alla santa messa.
Poi si incamminavano verso la chiesa di Santa Maria Formosa.
Veniva introdotta anche una variante: venivano portate anche lungo il Canal Grande da San Marco a Rialto, e poi a piedi da Rialto a Santa Maria Formosa. Ovunque passasse la processione, i musicisti suonavano ogni tipo di strumento per aumentare il piacere e la gioia dello spettacolo.
La festa delle Marie divenne sempre più importante e si decise che le famiglie più ricche avrebbero ricevuto a turno le Marie nei loro palazzi e offerto loro un banchetto.
I banchetti erano seguiti da concerti, spettacoli e giochi.
Si chiamavano "Ludi Mariani", che si può tradurre come "Giochi Mariani".
Maria di Tola Sembra che già allora la Festa delle Marie attirasse a Venezia molti visitatori stranieri.
I festeggiamenti divennero così importanti che la Festa delle Marie finì per durare otto giorni.
Gli ultimi sette giorni erano una festa continua: balli, travestimenti, commedie, regate e mille altri giochi durante i quali le ragazze potevano liberarsi dal riserbo imposto dai modesti costumi dell'epoca.
Ma l'ultimo giorno dovevano tornare a fare sul serio, quando si recavano in processione a Santa Maria Formosa!
Un pittore veneziano, Gabriel Bella, ha dipinto un quadro di questa festa all'apice del suo splendore:
Purtroppo tutto questo finì per costare sempre di più alla città e alle grandi famiglie di Venezia, che a volte si indebitavano per il prestigio.
Maria di Tola Oltre al caos economico causato da tutte queste piccole rivalità tra gli sponsor, durante questi festeggiamenti si verificò anche un rilassamento dei costumi, che servì solo a lusingare l'orgoglio delle Marie.
Tanto che nel 1272 il governo della Serenissima ridusse il numero delle Marie a quattro e poi a tre!
E come se non bastasse, nel 1349, le fanciulle vennero finalmente sostituite da bambole di legno realizzate in Arsenale.
I veneziani le soprannominarono "Marione" o "Marie de Tola" (termini usati ancora oggi per descrivere donne fredde e orgogliose) e mostrarono il loro disappunto salutandole con grida e fischi... o bersagliandole con rape o rave! Allora era vietato lanciare rape, pena una multa.
La bellezza e la gioia associate alla festa delle Marie erano scomparse.
Nel 1380, la festa delle Marie scomparve... per poi riemergere nel 1999!
La Festa delle Marie Nel 1380, dopo la disastrosa guerra di Chioggia, tutti i festeggiamenti legati alla Festa delle Marie e ai Ludi Mariani furono definitivamente aboliti dalla Serenissima, che preferì impiegare meglio le proprie finanze.
Di questa festa, vecchia di quattro secoli, rimaneva solo la visita annuale del Doge alla chiesa di Santa Maria Formosa il 2 febbraio.
Per fortuna, nel 1999, e come in passato, i veneziani scelsero le Marie più belle tra le candidate che avevano inviato le loro foto al Gazzettino, il quotidiano veneziano.
La Maria Giulia Stefinlongo 2008 E nel 2008, per celebrare il decimo anniversario di questa superba festa, è stato chiesto anche ai veneziani di scegliere "la Maria dei veneziani", tra le dodici Marie, scrivendo il suo nome su una scheda di votazione sul Gazzettino dal titolo: Vota "La Maria dei Veneziani" La mia preferita è ..... (qui si scrive il nome e il cognome di quella che si preferisce).
E la Maria preferita dai veneziani e dai lettori del Gazzettino per il 2008 è stata Giulia Stefinlongo, di Murano (foto a lato).
E come potete vedere dalle foto della Festa delle Marie, questa antica festa è rimasta molto veneziana, ma anche molto naturale, con le Giovani e i Ragazzi che fanno la loro parte senza ostentazione, semplicemente felici di poter partecipare a questa magnifica processione.
Quindi, se vi trovate a Venezia nel periodo della Festa delle Marie, vi consigliamo davvero di partecipare, perché è una festa davvero Bella.
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