Zineb Sedira « Les Rêves n'ont pas de Titre »Pavillon Français Biennale d'Art de Venise

Zineb Sedira è nata a Gennevilliers nel 1963, vive a Londra e lavora ad Algeri, Londra e Parigi. Le sue opere sono esposte nel Padiglione francese della Biennale, ai Giardini.

Nata a Gennevilliers, Zineb Sedira amava andare al cinema con suo padre da bambina, guardando film egiziani, peplum e western.

Ha anche potuto scoprire i film di grandi registi frequentando il « Cinéma des familles » che nel 1978 è diventato il « Cinéma d'art et d'essais Jean Vigo ».

Questo cinema municipale è una delle fonti di ispirazione per l'artista di origine algerina, che ha sviluppato un corpus polimorfo di opere che combinano la narrazione autobiografica con la fiction e il documentario per affrontare temi politici come la decolonizzazione, l'immigrazione in Francia e il problema dei flussi migratori verso l'Europa.

Nel 2011 Zineb Sedira ha fondato « aria », acronimo di « artist residency in Algiers », una residenza per artisti che sostiene lo sviluppo della scena artistica contemporanea in Algeria.

Aria è la sede della famiglia artistica algerina di Zineb Sadira.

Nel 2017, consultando per la prima volta gli archivi della cineteca algerina, ha scoperto che il cinema sviluppato dopo l'indipendenza (1962) aderisce a valori ed estetiche del Terzo Mondo.

Si è sentita vicina a questo movimento militante e anticoloniale ispirato al modello cubano, ed è per questo che nel suo progetto qui presente ha tenuto a sottolineare che i registi francesi e soprattutto italiani hanno coprodotto film con l'Algeria tra il 1960 e il 1980.

Il film che ha particolarmente interessato Zineb Sedira è stato « Les mains libres », girato da Ennio Lorenzini nel 1964-65 con Mohamed Zinet come aiuto regista.

Questo primo lungometraggio algerino a colori fu presentato in anteprima nel 1965 al Cinéma Afrique di Algeri. Un mese dopo fu presentato fuori concorso al Festival di Cannes.

« Les Mains Libres » was an emancipation film offering the Algerian people « a chance to recover after so many decades of oblivion and obscurantism » which was then screened in Italy and Algeria in 1966, only to quickly disappear from the screens and be forgotten by the general public.

Residente in Inghilterra dal 1988, l'opera di Zineb Sedira ricorda i legami tra tre centri di produzione cinematografica impegnata negli anni '60 e '70, un'epoca di speranza e ottimismo che si traduceva in sogni universalistici di libertà e uguaglianza.

L'epoca spensierata del « peace and love » degli hippy, e le utopie rivoluzionarie di chi sognava una « grande notte ».

Zineb Sedira, Les rêves n'ont pas de titre

Zineb Sedira, Dreams have no title

Zineb Sedira, Les rêves n'ont pas de titre